Caltagirone

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Caltagirone è un famosa città sita in provincia di Catania con oltre 39 mila abitanti e posta a più di 600 m di altezza su tre colli adiacenti ai Monti Erei. Il centro della città è posto più in alto e si distingue dalla zona più recente, posta a sud est. Centro dalla storia antica, è oggi celebre per la lavorazione della ceramica di altissimo livello, la cui più antica origine può essere fatta risalire ai Greci stessi.  Caltagirone è stata roccaforte di ogni gente venuta in Sicilia, e qui rimasta a governare, dai Bizantini ai Normanni fino alla storia moderna, al punto da possedere un’eredità culturale di primo livello.

Veduta di Caltagirone

Veduta di Caltagirone - foto di - David Clow - Maryland

Il centro storico di Caltagirone è stato ricostruito a seguito del disastroso terremoto del 1693, e pertanto offre al visitatore una bellezza tutta barocca. Punto di partenza di un itinerario può essere rappresentato dal Museo della Ceramica, vero e proprio punto di forza di quest’area siciliana, nota come Calatino. Notevole è la Chiesa di S. Pietro, dal ricco portale bronzeo e dalla facciata gotica inquadrata da due alte torri campanarie simmetriche e decorate di maiolica. Non lontana è la Chiesa di san Francesco di Paola, caratterizzata come la precedente da un bel portale d’ingresso. Al suo interno sono custodite di tele del Vaccaro.

Lungo la centrale via Roma s’incontrano altri significativi monumenti religiosi e civili. Si va dalla duecentesca Chiesa di s. Francesco d’Assisi, ricostruita in stile barocco a seguito del terremoto sopra ricordato, con la facciata a due ordini ancora oggi arricchita di alcuni elementi gotici e la cupola mai terminata, al seicentesco Ponte di san Francesco, progettato per collegare due delle alture su cui, come abbiamo detto, sorge Caltagirone, e impreziosito dalla decorazione ceramica a rilievo.  Da qui è anche visibile il ben noto Palazzo Sant’Elia, che funge da suggestivo scenario al ponte.

Cupola della Cattedrale

Cupola della Cattedrale di Caltagirone - foto di giopuo

La via Roma ci conduce poi alla fondamentale piazza Umberto I, dove sorge la Cattedrale di Caltagirone. Essa è dedicata a s. Giuliano e fu per la prima volta edificata nel Medioevo; soggetta poi a vari rimaneggiamenti, essa rimase coinvolta nell’evento sismico per poi essere totalmente ricostruita, anche con diverso orientamento prospettico. Oggi la particolarità della Chiesa risiede nel fatto che essa mostra una facciata in stile liberty, cosa assai rara per un edificio religioso. Del 1956 è l’alto campanile con l’orologio in ceramica, mentre assai prezioso si configura l’interno con bellissimi dipinti e affreschi del già citato maestro Vaccaro.

Scalinata Caltagirone

Scalinata di Caltagirone - foto di Marco Garro

Vero e proprio simbolo della città di Caltagirone è inoltre la famosa Scalinata di santa Maria del Monte, opera d’arte realizzata dai maestri ceramisti locali. Costituita da 142 gradini, essa era stata progettata per connettere la parte inferiore al centro storico della città, e i suoi colori accesi sono quelli tipici della ceramica locale: il verde, l’azzurro e il giallo. Le decorazioni sono state realizzate nel 1953 e le varie maioliche hanno la caratteristica di ricordare le varie fasi storiche dal X secolo ad oggi. La Chiesa di santa Maria del Ponte cui conduce la scalinata è stata progettata originariamente nel Medioevo per poi essere anch’essa ricostruita nella fase post sismica. Realizzata probabilmente servendosi del materiale da costruzione dell’antico Castello, la Chiesa preserva un simbolo della storia civica: la campana d’Altavilla strappata ai Musulmani di Judica.

Che la bellezza di Caltagirone non appartenga soltanto al passato, lo dimostra il fatto che la tradizione della ceramica locale è proseguita sino ai nostri giorni per abbellire edifici recenti, dalla Stazione Centrale alla Villa Patti, realizzata secondo i dettami dello stile gotico veneziano e dalla pittoresca facciata.

Anche la morte trova una sua bellezza in questi luoghi: a tre km dal centro è infatti ubicato il Cimitero Monumentale, voluto dall’architetto Nicastro ma concluso solo dopo la sua morte ad inizio Novecento. Oggi il Cimitero è stato dichiarato monumento nazionale, poiché la sua pianta a croce bizantina, i suoi capitelli, i suoi fregi e le sue sculture ne fanno una meta prediletta dai turisti.

E da ultimo non bisogna dimenticare il passato, attraverso i siti archeologici dell’area di Caltagirone. A nord est dell’abitato moderno sorge il sito di Sant’Ippolito, dove sono stati rinvenuti due villaggi, uno neolitico e uno dell’Età del Rame, i cui reperti sono oggi conservati al Museo Paolo Orsi di Siracusa. In direzione diametralmente opposta, dirigendoci verso sud ovest, troviamo invece l’abitato greco di monte San Mauro, di fondamentale importante per capire le dinamiche dell’occupazione greca del suolo della Sicilia antica.

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