Portopalo di Capo Passero
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Portopalo di Capo Passero è il comune più meridionale della Sicilia. Posto infatti alla punta estrema della costa sud, questo comune di circa 3700 abitanti appartiene alla provincia di Siracusa, ed è bagnato da due mari, lo Ionio e il Mediterraneo.
Le sue origini sono dunque indissolubilmente legate al mare, ed alle attività della pesca e del turismo fonda la sua vivace economia. A questo bisogna aggiungere l’importante valore dell’agricoltura, che come in ogni borgo siciliano che si rispetti ha una funzione portante. Le più antiche case del centro hanno conservato l’antica coloratura bianca, che solo il tempo ha in parte disfatto. Questo nucleo originario del paese, che rimanda alle sue origini contadine e marinaresche, si riflette in parte anche nelle vecchie, e purtroppo cadenti, dimore dei vecchi pescatori site nella zona del porto.
Natura e cultura attendono l’attenzione del visitatore. Spiagge sabbiose si alternano infatti a cale rocciose, entrambe lambite da un mare sempre cristallino e dall’invitante bellezza. Non distanti dalla costa, sorgono inoltre due isole che rientrano nel territorio del comune: l’Isola di Capo Passero e l’Isola delle Correnti. La prima era un tempo una penisola unita alla terraferma da una striscia di sabbia. Pur essendo lunga appena 1300 metri e larga 500, essa riserva diverse sorprese: ad una tonnara ormai abbandonata e risalente al Duecento, sorge qui la Fortezza di Carlo V, costruito al tempo del dominio aragonese in Sicilia nel XIV secolo. Eretto a difesa della costa dalle incursioni dei pirati saraceni, il Castello è andato distrutto nel Cinquecento proprio da un attacco di questi ultimi, per poi essere ricostruito successivamente ad opera del comune di Noto. L’accesso era un tempo regolato da un ponte levatoio: all’interno è possibile scorgere i resti di una cappella e di una tomba, profanata in antico, di un capitano spagnolo. Una scalinata conduce invece agli spalti del Castello Fortezza, presso cui sorge un bel faro. La Tonnara, attiva sino ad epoca moderna, rappresenta uno straordinario esempio di archeologia industriale, in nome di un’attività al tempo così importante per le genti del luogo.
L’Isola delle Correnti ospita un secondo faro, ed è collegata alla terraferma da un braccio artificiale che in periodo di bassa marea rende l’isola una penisola. Per la presenza di esempi tipici della macchia mediterranea, come il cappero, oggi l’Isola è sottoposta a forme di tutela ambientale.
Patrono particolarmente venerato di Portopalo è San Gaetano, il cui edificio di culto è oggi la chiesa principale del comune. L’edificio era in realtà un tempo un magazzino destinato a merci di vario tipo, poi donato alla comunità da una famiglia locale e destinato alle sue funzioni religiose. La chiesa è stata eretta nel XX secolo ma ha subito già vari rifacimenti che hanno modificato in parte l’aspetto originario.
Esempio dell’architettura civile è il Castello Tafuri, risalente al XVII secolo e purtroppo abbandonato a causa di dispute ereditarie. Utilizzato sino alla metà degli anni Novanta come hotel di lusso e ristorante, è stato poi chiuso. Costruito in stile liberty da un architetto fiorentino, è un vero e proprio monumento che merita di tornare al suo antico, o meglio recente splendore