Santa Croce Camerina

RG

Santa Croce Camerina è un comune di circa 9700 abitanti sito nella provincia di Ragusa.
Confinante col solo comune di Ragusa e affacciata sul Canale di Sicilia, la cittadina registra tra le sue frazioni il celebre borgo marinaro di Punta Secca, reso celebre dalla serie televisiva Il Commissario Montalbano.

Erede dell’antica colonia siracusana di Camarina, Santa Croce deriva il suo nome ad un episodio mitico e storico insieme.

Per permettere infatti l’insediamento della polis, i Greci drenarono l’antica palude che qui aveva sede, e immaginarono che una ninfa rinascesse da questo lembo di natura riconquistato all’occupazione antropica sotto forma di cigno, come ci appare anche dei resti archeologici della numismatica. Occupata successivamente anche da Arabi e Bizantini, Santa Croce Camerina entrò poi nella sfera di controllo dei Normanni, mentre nel XVI secolo vennero costruite delle torri difensive costiere contro le incursioni dei pirati.

Il patrono di Santa Croce è S. Giuseppe, e la sua Chiesa Madre ha tre navate custodisce una copia della Madonna di Loreto del Caravaggio e un pregevole simulacro del santo, in legno di cipresso, opera del maestro palermitano Bagnasco. Colpisce, di questo edificio religioso, il contrasto tra la splendida facciata barocca e l’interno estremamente semplice.

La chiesa si affaccia su Piazza Vittorio Emanuele, a pochi metri dalla quale è ubicato Palazzo Vitale – Ciarcià, elegante residenza signorile che non ha disdegnato al contempo un profilo massiccio e interni finemente decorati con scale in pietra asfaltica. Nei pressi troviamo anche Palazzo Portelli, appartenente ad una vecchia famiglia di arrendieri, proprietari terrieri e governatori, la cui architettura ingloba parte delle vecchie mura sei e settecentesche.

Santa Croce - Chiesa Madre

Chiesa Madre di Santa Croce - foto di Verzì

Santa Croce Camerina si caratterizza per l’alto numero di signorili palazzi, costruiti in stile liberty (lungo la Via Roma) e in stile tardo barocco, come riscontriamo nel Palazzo Carratello, dalla notevole facciata e dalla scalinata in pietra asfaltica, come già a Palazzo Vitale.

La costa regala diverse tesori al visitatore. Infatti alla bellezza naturalistica si aggiungono le vestigia del passato. I ruderi di una chiesetta bizantina del VI secolo sono infatti visibili in contrada Pirrera, e ne sono stati portati alla luce dei mosaici conservati al Museo archeologico di Ragusa.

Questo è un segno dell’antica presenza dei Cristiani ivi stanziati, e a ulteriormente sottolineare il concetto disponiamo del ritrovamento, non lungi dalla chiesetta, di alcune tombe ad arcosolio che hanno destato l’interesse degli studiosi. In località Caucana il connubio mare/antico è ancora più evidente: oltre alle strutture balneari che consentono lo sfruttamento delle due spiagge, interessante è visitare il parco archeologico nel quale sono state scavate delle abitazioni di dimensioni varie con cortili e numerose stanze.

Verso l’interno troviamo altre aree da visitare. In primo luogo segnaliamo il Vallone di Randello, che riserva uno scrigno naturalistico ricchissimo di flora. In secondo luogo, le rovine dell’antica Camarina. E’ uno dei siti archeologici più celebri tra quelli presenti in terra siciliana, e gli scavi hanno portato alla luce un ricco abitato con mura, tombe e canali, mentre altre perle del passato sono custodite nel sopra citato Museo archeologico di Ragusa.

Vale la pena insomma d’incamminarsi nelle vie di Santa Croce Camerina, senza però dimenticarsi di visitare i suoi ricchi dintorni, dove il mare e il passato attendono solo di essere esplorati.

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