Palazzo Adriano

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Palazzo Adriano è un comune di circa 2300 abitanti sito in provincia di Palermo, a poco più di 80 km dal capoluogo di regione, e custodisce in sé un ricchissimo patrimonio storico e culturale. La cittadina rappresentava infatti uno dei centri in cui si rifugiarono gli Albanesi che, fuggendo dall’avanzata turca a Oriente, cercarono un riparo nella regione siciliana, e qui si stabilirono nel Settecento. Oggi della minoranza albanese permane, se non la lingua, per lo meno un importante influsso nei costumi religiosi. Si registra qui infatti la singolare presenza di un doppio rito cristiano, quello latino e quello greco-albanese, che seguono rispettivamente la liturgia romana e quella ortodossa. Spesso la convivenza dei due gruppi ha apportato delle controversie in merito a questioni di cultura e storia, quale l’origine del borgo stesso, che comunque rientra ad oggi nell’Eparchia di Piana degli Albanesi, soggetta all’autorità della Santa Sede.

Piazza Umberto I

Piazza Umberto I - foto di wikimedia.org

Naturalmente, un centro talmente ricco di fermenti religiosi non può non vantare una notevole architettura religiosa. Nella centralissima piazza Umberto I è sita la Chiesa di Maria Santissima Assunta, che segue il rito greco ed è stata edificata nel Cinquecento e rimaneggiata nel XVIII secolo. L’originaria pianta a croce greca è stata cancellata dagli interventi moderni, mentre l’interno scandito da tre navate è arricchito da stucchi e pregiate tele ottocentesche. Il prospetto principale è animato da pilastri e nicchie, su cui si erge un maestoso campanile che custodisce la terza campana più grande di Sicilia. Sita nella stessa piazza è la Chiesa di Maria Santissima del Lume, la quale segue il rito latino. Fatta costruire nel XVIII secolo dal Barone Schirò, anch’essa è suddivisa in tre navate e presenta la facciata principale scandita da nicchie contenenti simulacri di santi. Ma l’insieme degli edifici sacri non si esaurisce qui ed abbraccia tutta l’area del comune, dal cinquecentesco Santuario di San Nicola alla Chiesa della Madonna della Pietà al Santuario di Maria Santissima delle Grazie.

Come si evince, Palazzo Adriano può qualificarsi benissimo come un centro multietnico, e questo è reso evidente anche da come il comune si presenta oggi nella sua veste di incontro di culture diverse ma sorelle. La storia, qui, prende le mosse dai feudi e dalla baronie medievali, che detenevano il potere sulle terre su cui si estendono al tempo presente i circa 13 mila ettari comunali. Spesso nella gestione di questa ricchezza agraria rientrava anche la sfera ecclesiastica, che conviveva con i laici nobili lasciando una discreta documentazione medievale da cui possiamo attingere appunto informazioni sulla vita più antica di Palazzo Adriano. La storia moderna, invece, registra come evento maggiormente significativo l’arrivo degli Albanesi di cui si è detto, evento che da allora ha cambiato decisamente destino e volto di questi luoghi.

Veduta di Palazzo Adriano

Veduta di Palazzo Adriano - foto di jimi yang

L’architettura civile e militare offre al visitatore diversi gioielli di notevole interesse. Va anzitutto ricordato il Castello Borbonico, sito sul colle di San Nicola e costruito nel XVIII secolo e restaurato in tempi recentissimi. Ma è possibile andare ancora più indietro nel tempo nella storia di questo castello, il cui nucleo d’origine è costituito da un torrione federiciano duecentesco. Gode di certa antichità anche il Palazzo Comunale, edificato nel Settecento e munito di arco d’accesso che introduce ad un cortile abbellito da una fontana. Esso è di proprietà del Comune sin dal dopoguerra.

Arricchiscono il patrimonio di Palazzo Adriano anche testimonianze archeologiche, consistenti nella Pietra di Salomone, alcune stanze della quale fungevano da postazione di vedetta per i Bizantini, e la Pietra dei Saraceni, caratterizzata da una scala che conduce ad un pozzo circolare forse destinato alla raccolta di acqua piovana.

La bellezza della città è inoltre sottolineata dal contesto ambientale in cui essa giace, rientrando nella Riserva orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, istituita nel 1997 e pertinente alle provincie di Palermo e Agrigento. Con un ricco patrimonio faunistico e botanico, questa Riserva attraversata dal fiume Sosio si estende per un’area di quasi 6 mila ettari e come punto di forza preserva fossili preistorici.

Da non dimenticare, infine, la portata culturale di Palazzo Adriano. Si è sottolineata l’importanza dell’elemento albanese, ulteriormente ribadita dall’istituzione di un Museo a tema, che si aggiunge a quello dell’Acqua, del Libro (presso la Biblioteca comunale) e del Museo geologico dedicato ai reperti della Riserva.

Anche il cinema ha saputo valorizzare la bellezza di Palazzo Adriano attraverso la celebre e fortunata pellicola Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, realizzato nel 1988. La realizzazione e il successo del film, oltre ad aver coinvolto gli abitanti nel ruolo di comparse, hanno anche notevolmente incrementato le presenze turistiche.


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