Cinisi
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Cinisi, comune sito nella provincia di Palermo e nella costa nordoccidentale della Sicilia, è figlia del Medioevo. La sua storia risale infatti al 1382. Figlia del Medioevo e di solerti e certosini monaci benedettini che, su concessione dell’altrimenti ignoto giudice Fazio, diedero vita ad un piccolo feudo destinato ad espandersi sempre di più.
Le origini di Cinisi, legate all’attività dei validi religiosi, si evince già dallo stesso nome del luogo, derivato dall’arabo Cins, termine da cui deriva Kinisia, ovvero “luogo appartenente alla Chiesa“.
Il comune palermitano conta una popolazione di circa 11800 abitanti e vanta una storia dal ricco passato e dalla tradizioni secolari. Sopra la Montagna Longa, infatti, altura che si erge a separare Cinisi dal territorio di Carini, l’opera dell’archeologo Mannino ha saputo riportare alla luce testimonianze di età punica (che ebbe nel territorio palermitano una delle sue basi di forza in Sicilia) attraverso resti di postazioni di vedette favorite dalla posizione del luogo, nonché reperti di età romana consistenti in monetazione e resti di vasche per la preparazione del garum, la famosa bevanda che i Romani molto amavano, preparata con una ricetta a base di pesci non ancora del tutto svelata ai moderni.
I resti di età romana sono pertinenti alla Torre Mulinazzo, che insieme alla Torre Pozzillo e a quella della Tonnara dell’Ursa costituiscono gli importanti resti del sistema difensivo costiero di Cinisi, e sono oggi tra i luoghi visitabili di maggior interesse, insieme alla Corte Benedettina.
Sospesa tra paesaggi montani e bellezze marine, Cinisi offre svariate attrattive, rese facilmente fruibili dalla vicinanza dell’aereoporto Falcone e Borsellino.
Gran parte della costa di Cinisi è tuttavia Demanio Aereonautico, per cui la balneazione è possibile solo nella spiaggia di località Magaggiari, la quale dispone appunto di strutture balneari ed è prossima al comune di Terrasini.
Vero e proprio palcoscenico a notevole altitudine sul livello del mare sono il Vallone del Furi, risalendo il quale è possibile giungere alla fontana dell’Accitella, posta a 600 mt., e il Bosco di Santo Canale, sovrastato dal Pizzo Montanello, a quasi mille metri di altezza.
Si può dunque affermare con certezza che Cinisi offre, in un territorio non vasto, un’attraente combinazione di paesaggi diversi, sospesi tra presente e passato, e capaci di dimostrare che anche piccoli centri possono riservare dei tesori.
Non a caso, infatti, Cinisi ha rappresentato lo sfondo di un film invero significativo, I cento passi, fortunata pellicola di Marco Tullio Giordana prodotta nel 2000 e dedicata alla figura di Peppino Impastato, che proprio di questi luoghi era originario. Molte scene del film sono state girare qui, e bisogna segnalare un fatto curioso: molti abitanti del luogo hanno fatto parte del cast.
E’ giusto concludere da dove si è cominciato: ovvero l’importante ruolo svolto dall’elemento religioso nella cultura di Cinisi. E’ possibile visitare diverse chiese, come quella del Santo Canale e delle Anime Sante, e soprattutto la Cattedrale, consacrata a Santa Fara, patrona della città e costruita nella seconda metà del XVII secolo, con parche ma eleganti decorazioni sulla facciata principale ed un’unica navata arricchita da marmi policromi, e soprattutto dai sotterranei che hanno riservato una notevole sorpresa: una cripta con i resti di 15000 individui, e relativi corredi, successivamente esposti in pubblico. Merita menzione anche un prezioso manto posto sopra l’altare ed arricchito di coralli e lapislazzuli ad opera di artisti trapanesi.
Un esempio, quello offerto dalla comunità di Cinisi, che non ha mai rinnegato le sue origini agricole e pastorali, così come ha saputo far tesoro del proprio patrimonio storico e culturale, che scandisce l’intero anno di eventi importanti: dalla sfilata di carri allegorici del Carnevale al Presepe semovente natalizio, passando per la processione dell’Immacolata e quella di Santa Fara. Il tutto in quadro ambientale e paesaggistico di grande interesse.