Filicudi

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Filicudi rappresenta la quinta isola in ordine di grandezza dell’arcipelago delle Eolie, e ha una superficie di cira 9 km quadrati. La sua natura è di origine vulcanica: ben sette erano infatti le bocche attive un tempo qui, e da loro è scaturito un panorama assai particolare, affacciato sul mare e costellato da una palma nana che è sempre stata caratteristica di questa vegetazione insulare, nota sin dall’antichità.

Veduta di Filicudi

Veduta di Filicudi - foto di martinvarsavsky

Di origine vulcanica è il monte più alto di Filicudi, detto monte Fossa Felci, che domina il territorio popolato da circa 200 residenti, numero che aumenta nella bella stagione sino a 3000 presenze. Ovviamente questo significa che il punto di forza dell’economia di quest’isola sta proprio nel turismo, mentre anche l’agricoltura e, in parte, la pesca contribuiscono al suo funzionamento. Prodotti tipici delle coltivazioni di Filicudi sono il cappero e il fico.

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Filicudi ospita un parco regionale che copre parte della sua superficie, arricchita anche da presenze archeologiche che sono costituite dal villaggio neolitico presso capo Graziano, i cui reperti sono esposti nel locale Museo e sono una millenaria testimonianza della lavorazione e del commercio antico dell’ossidiana.

L'anima selvaggia di Filicudi

L'anima selvaggia di Filicudi - foto di CyboRoZ

Un’unica strada asfaltata collega i piccoli centri dell’isola (Filicudi Porto, Valdichiesa, Pecorini, Pecorini a mare, Canale e Rocca di Ciavoli), il resto dell’isola è solcata dalle numerose mulattiere che sono una caratteristica dell’arcipelago delle Eolie.
Completano in quadro culturale di Filicudi una Biennale d’Arte organizzata dallo scrittore francese Jacques Basler e la Chiesa di s. Stefano, punto di raccolta dei fedeli locali.

Un atmosfera selvaggia domina su tutto il paesaggio ed offre splendidi scorci in tutta l’isola, un trionfo di colori scaldati dal sole ardente che s’immergono nel blu profondo del mare, l’assoluto protagonista. E’ possibile non a caso ammirare dei tramonti indimenticabili dirigendosi in località Stimpagnato. Lì, sedendosi su uno scoglio, è possibile osservare il sole immergersi nel mare sconfinato, e godere in prima persona di un fascino senza tempo che ha regalato all’isola l’appellativo di magica.

La Canna, Filicudi

La Canna, Filicudi - foto di martinvarsavsky


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