Piazza Armerina

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Paesaggio di Piazza Armerina

Paesaggio di Piazza Armerina - Foto di gerlos

Piazza Armerina è il celebre comune della provincia di Enna, composto da circa 20700 abitanti e posto a quasi 700 metri di altitudine. Infatti ci troviamo nei Monti Erei meridionali, in una zona assolutamente verdeggiante, con i boschi di eucalipto che circondano Piazza e le acque del Lago d’Olivo, creato artificialmente per favorire l’agricoltura, e del non distante Lago di Pergusa, altra perla della provincia ennese. Il Parco della Ronza, a 8 km da Piazza Armerina, è uno dei cuori palpitanti di questo verde paesaggio.

Il nostro comune rientra tra i cosiddetti “centri lombardi” della Sicilia. Infatti vi si parla un dialetto gallo-italico ben diverso dagli altri idiomi indigeni. Il fatto è presto spiegato: le origini di Piazza rimandano all’età normanna, e alla ricostruzione operata da re Guglielmo II nel 1163, a seguito di una ribellione del centro preesistente. A riedificazione avvenuta, il ripopolamento avvenne anche mediante l’inserimento di luoghi di elementi umani provenienti dal Piemonte, e in particolare dalla zona del Monferrato.

Piazza Armerina, Chiesa di Sant'Andrea

Piazza Armerina, Chiesa di Sant'Andrea - Foto di ferdi

Naturalmente il fattore che catalizza maggiormente l’attenzione dei circa 600000 turisti che in media ogni anno giungono a Piazza è costituito dalla celeberrima Villa del Casale, inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sin dal 1997. Si tratta di una fastosa villa patronale romana, ricca di mosaici e storia, bellezza e passato, datata tra III e IV secolo d.C. Essa è composta da 4 nuclei: l’ingresso monumentale, il complesso termale, il corpo centrale organizzato a peristilio intorno ad una corte quadrangolare, la trichora preceduta da un particolare peristilio ovoidale.

I celebri mosaici  di Piazza Armerina

I celebri mosaici di Piazza Armerina - Foto di slandete

Per i ricchissimi e celebri mosaici (da quello della Grande Caccia, al particolare quadro delle bagnanti in succinto costume da bagno, vero e proprio bikini ante litteram!) vennero convocate della maestranze africane, e la fastosità della dimora ha fatto a lungo pensare di lei come una possibile residenza imperiale. In realtà, è più probabile ricercare il proprietario in uno dei più ricchi esponenti della nobiltà fondiaria locale, come sembra maggiormente plausibile anche da altri esempi architettonici simili. Forse saranno i ben 65 metri del mosaico della Caccia (in realtà una cattura di belve per l’Anfiteatro di Roma) o forse la grandiosità della Basilica o la particolarità delle terme la causa del grande interesse che la Villa riscuote, al punto da essere presente in quasi tutti i pacchetti turistici della Sicilia. Essa resta comunque una palese testimonianza della ricchezza di cui godeva a quel tempo la regione, tempo in cui il latifondo era il cuore dell’economia agricola.

Piazza Armerina, Palio dei Normanni

Piazza Armerina, Palio dei Normanni - Foto di Marco Garro

Invero ricco il quadro architettonico di Piazza, il cui cuore è suddiviso in quattro quartieri medievali che annualmente si contendono il vessillo della patrona, Maria Santissima delle Vittorie, durante il Palio dei Normanni, che si tiene ogni anno dal 12 al 14 Agosto ed è volto a rievocare il fastoso rientro in città del conte Ruggiero d’Altavilla. Alla patrona è dedicata la Cattedrale, costruita nel Settecento ma edificata sulle rovine della precedente Chiesa Madre. Il portale dalle colonne tortili, la bellissima cupola e le sue dimensioni imponenti ne fanno un vero gigante che osserva e protegge dalla posizione sopraelevata Piazza Armerina, insieme al campanile che serba la curiosa compenetrazione di due stili: catalano nella parte inferiore, rinascimentale in quella superiore. Ricca di storia è la Commenda dei Cavalieri di Malta, un tempo Casa che ospitava i pellegrini lì giunti, poi sede di amministrazione dei beni dell’Ordine, con la chiesa restaurata a inizio Novecento, ad una sola navata, dallo stile normanno e gotico.

L’architettura civile regala gioielli barocchi recentemente restaurati: si va da Palazzo Trigona, nei pressi della Basilica della Cattedrale, al Palazzo Vescovile, al Palazzo di Città, visitabile su richiesta nella sua eleganza tardo barocca, alla Biblioteca comunale, istallata nel secentesco Convento dei Gesuiti, fortemente voluto dai Piazzesi di allora per dare un adeguato sistema scolastico alla città. Il portico e gli stucchi e gli affreschi interni arricchiscono un edificio di per sé impregnato di cultura.

E come se non bastasse, a completare il quadro urbanistico piazzese contribuisce il Castello Aragonese, edificato tra il 1392 e il 1396 per volere del re Martino I il Giovane, allo scopo di controllare i ricchi feudatari locali. A pianta quadrangolare, con torri agli angoli di cui una recentemente ricostruita, il Castello ha subito vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli e ben poco resta degli originali elementi trecenteschi. Caratteristica del forte è il carattere uniforme e liscio delle facciate, fatta eccezione per il fianco meridionale, spezzato da finestre e merlature massicce.

Piazza Armerina, Villa Romana

Piazza Armerina, Villa Romana - Foto di Marco Garro

Insomma, anche il turista più esigente troverà piena soddisfazione a Piazza Armerina, se vorrà effettuare una visita a 360 gradi e non limitarsi alla Villa antica, che di per sé vale comunque una visita all’animato comune ennese.

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