Pergusa
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Villaggio Pergusa, universalmente noto come Pergusa, è una frazione del comune di Enna, che pur contemplando un insieme di mille anime, è tra i luoghi rinomati della Sicilia, grazie soprattutto alla vicinanza con l’omonimo lago, l’unico naturale nella regione.
Pergusa sorge su uno scenario naturale di particolare bellezza, nel quale la presenza del monte Enna, del bacino acquatico con la flora e la fauna circostanti, contribuisce a creare un’atmosfera particolare custodita nel cuore della Sicilia. E’ recente la storia dell’abitato di Pergusa, sorta in età fascista a seguito della bonifica di questi luoghi allora paludosi voluta da Benito Mussolini. Ma il suo fascino è ben più antico, dal momento che essa appare citata già da autori latini come Virgilio, mentre è sempre qui che i Greci ambientarono il mito del ratto di Persefone, la fanciulla rapita da Ade signore degli Inferi, facendo del lago l’accesso mitico al mondo sotterraneo dei morti.
Il lago di Pergusa si trova in una conca naturale ed è privo di emissari ed immissari. Per questo, nel corso del tempo le sue acque sono divenute salmastre attraverso il deposito dei sali che le acque lasciano evaporando. Di modeste dimensioni, questo bacino riveste comunque una notevole importanza naturale e culturale, al punto da essere qui istituita la prima Riserva Naturale Speciale della Regione, mentre l’Unione Europea ha fatto del luogo un Sito d’importanza comunitaria, quasi un suggello a testimoniare la particolarità del Lago.
Tutt’intorno si ergono le alture dei Monti Erei, quasi un abbraccio naturale alla conca, nella quale si è sviluppata una spiccatissima flora e fauna, come accennato pocanzi.
La caratteristica di questo bacino, esteso per una superficie di 12 chilometri quadrati, è una notevole umidità che anche nei mesi invernali costituisce un richiamo per un gran numero di specie volatili, che qui si attardano durante la loro migrazione verso sud. E’ così possibile durante i mesi freddi, ma non solo, osservare una fauna in pieno movimento, e di recente si sono avvistate anche specie rarissime, come il falco di palude e l’airone rosso, in via di estinzione. La vegetazione circostanze costituisce invece la Selva Pergusina, gestita dall’Azienda demaniale delle Foreste: qui ad alberi sempreverdi come il larice, si alternano conifere e querce. Interessante notare che la prima generazione di questi giganti vegetali risale agli anni Trenta, ovvero al primo impianto di questa lussureggiante macchia voluta dall’intervento fascista.
Grande particolarità del Lago è il fatto che esso si tinge periodicamente di rosso, come se un alone di sangue aleggiasse sulle sue acque. Si tratta in realtà di un fenomeno naturale molto studiato, dovuto alla fitta presenza di un piccolo gambero rosso che per difendersi dai raggi del sole rilascia un pigmento poi destinato a diffondersi nell’acqua e nei suoi batteri, conferendo loro il caratteristico colore rosso. Si sono registrate vere e proprie colonie di questo animale, che trova riparo tra le fronde delle piante acquatiche.
E per il viaggiatore più esigente, anche lo sport è fruibile in questo verde paradiso, e citiamo ovviamente il famoso Autodromo di Pergusa, costruito nel 1961, ad oggi tra i più importanti impianti automobilistici del Sud Italia.