Bronte
CT
Bronte è un comune sito a 50 km da Catania, della cui provincia fa parte.
E’ un territorio di straordinaria bellezza, che giace alle pendici occidentali dell’ Etna e viene lambito dal Parco dell’omonimo vulcano e da quello dei Nebrodi, per non citare le Forre laviche del Simeto e il Parco dell’Alcantara, altro importante corso d’acqua.
Chi si rechi a Bronte, resterà incantato dall’amenità di luoghi sospesi nel verde di dolci colline, ai piedi del gigante etneo, in un clima profondamente intriso di storia. Qui infatti giunge il comandante Nelson, l’acerrimo nemico di Napoleone Bonaparte che venne insignito dal re Ferdinando I delle Due Sicilie del titolo di Duca di Bronte, con una significativa donazione di terreni su cui sorgevano il celebre Castello e la Chiesa di Santa Maria, presso Maniace, comune limitrofo a Bronte e un tempo sua frazione.
Il Castello dei Nelson è certo oggi il monumento più significativo e visitato dai turisti entro i confini dell’area brontese. La costruzione, nota anche come Ducea, è in realtà di origine assai più antiche della venuta di Nelson in Sicilia, poiché è stato fondato dalla regina Margherita di Navarra nel XII secolo quale abbazia benedettina dedicata alla Madonna. La stessa sovrana vi andò a dimorare nell’ultima parte della sua vita, accrescendone il prestigio attraverso le sue ingenti ricchezze. Come ogni altro edificio di così grande antichità, il Castello è indissolubilmente legato alle vicende di Bronte e Maniace nel corso dei secoli, e quello che oggi resta di un così grande passato consiste dei ruderi della chiesa medievale, di cui permangono le navata e la celebre icona mariana che secondo la leggenda sarebbe stata dipinta da s. Luca in persona, oltre allo splendido portico gotico-normanno.
Da segnalare anche la presenza dei magazzini e gli ambienti interni del Castello, trasformati a scopo abitativo e custodi di preziosi cimeli del tempo dell’occupazione dei Nelson, ambienti oggi che sono visitabili. E’ possibile ammirare alcuni cimeli appartenuti allo stesso ammiraglio inglese, nonché, nel parco intorno all’edifico, la croce celtica a lui dedicata. Non bisogna dimenticare, infine, che qui venne ad abitare anche il poeta scozzese William Sharp, la cui tomba è situata nel cimitero vicino, avente come segnacolo una croce in pietra nera dell’Etna.
Il territorio di Bronte si estende per circa 25 mila ettari, e il centro abitato è tagliato in due dalla via principale, Corso Umberto, la prima strada ad essere incontrata da chi proviene da Catania. E’ la vera e propria vena pulsante del paese, lastricata nelle tipiche basole squadrate in pietra lavica, e col suo andamento sinuoso fa da cornice a molte bellezze del centro per poi terminare nella importante Piazza Spedalieri.
Proprio qui, sulla piazza, è il Real Collegio Capizzi, complesso monumentale sorto nel XVIII secolo per volontà del sacerdote Eustachio Capizzi che voleva combattere il profondo analfabetismo del suo tempo attraverso la fondazione di un centro scolastico e di cultura.
Numerosissime le chiese che sorgono a Bronte, e di molte altre si è persa traccia nel corso dei secoli. Tra le principali ricordiamo la già citata chiesa di s. Maria, compresa nel complesso della Ducea dei Nelson; quella di s. Silvestro, esistente già nel XVI secolo nell’attuale piazza Spedalieri, con annesso un monastero poi soppresso nel corso dell’Ottocento; e infine la Chiesa del Sacro Cuore, dal caratteristico prospetto bugnato che contempla anche elementi architettonici classici.
Una visita a Bronte consente una vera e propria immersioni in antichi colori e in antiche storia di cui ancora oggi il centro mostra segno evidente. E non bisogna dimenticare anche i sapori, dal momento che Bronte è un celebre produttore della specialità locale, il pistacchio.